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“Macelleria Italiana” a Treviglio

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Servizio a cura di Roberto Fabbrucci

Dura la vita essere italiano a Treviglio. L’ha provato sulla propria pelle un macellaio di calabrese dopo aver messo in vetrina un tricolore e un cartello con su scritto, in bella evidenza “Macelleria italiana, siamo italiani” e giù insulti su Facebook. Qualcuno gli ha dato del razzista, altri addirittura di nazista, molti hanno proposto il boicottaggio. La storia, assurda, l’ha riportata L’Eco di Bergamo e l’ha ripresa Cristiano Gatti su Il Giornale. Antonino Verducci, questo il nome del macellaio, ha cercato di dare una svolta agli affari che erano iniziati ad andare male. Qualcuno aveva messo in giro la voce che il negozio fosse islamico, cioè praticasse la macellazione musulmana. Il caso si trasforma in beffa quando Verducci decide di mettere il suo cartello “per fare chiarezza, per evitare qualsiasi equivoco”. Lo sbandierato made in Italy, però, non va giù a molti utenti dei social network. Che in nome di un male inteso senso di accoglienza straparla di razzismo riducendolo in buffonate. Una altro gruppo è nato, il nostro, e vi chiediamo di non lasciarli soli questi ragazzi mentre gente senza testa li denigra.

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