Il decreto “salva-Italia” varato dal Governo Monti prevede che entro il 30 novembre 2012 gli organi elettivi attualmente in carica delle Province decadano. Le Giunte saranno eliminate in toto. I nuovi Consigli invece saranno composti si legge nell’ultima bozza del decreto “da non più di dieci componenti eletti dagli organi elettivi dei Comuni ricadenti nel territorio della provincia”. Sarà questo Consiglio ridotto a dieci rappresentanti a eleggere il presidente della Provincia.
Un provvedimento che, nelle intenzioni di Palazzo Chigi, dovrebbe agire, anche a livello simbolico, sul fronte dei “costi della politica” ma che il presidente della Provincia di Bergamo, Ettore Pirovano, definisce, senza mezzi termini, “un’idiozia”.
Sbagliato azzerare le Province
“A parte che in questa direzione si era già mosso il Governo Berlusconi, abbassando il numero degli assessori a 4 e quello dei consiglieri a 14. - puntualizza il presidente Pirovano - Il problema, nel caso specifico, è l’impostazione: Monti ha in mente una giunta fatta a modello del suo governo, cioè composta da soli tecnici. Ma dimentica che i veri costi della politica non sono determinati dagli eletti, ma dai dipendenti pubblici. Come verranno gestiti, a livello nazionale, 200mila esuberi?”.
La Provincia costa come due caffè all’anno
Per ridurre i costi della politica non sarebbe quindi necessario abbattere la scure sulle Province.
Dati alla mano, secondo uno studio condotto dall’Università Bocconi, emerge che gli enti intermedi – guardando solo i dati lombardi – costano circa 175 euro pro capite. Una cifra che comprende anche i servizi che vengono erogati dalle Province, come la gestione delle strade e delle scuole. Perché l’ente, per il suo funzionamento, costa appena due euro a testa. Come due caffè all’anno.
“Proprio Monti - ha ironizzato Pirovano -, che mi pare abbia studiato e insegnato alla Bocconi, non ha letto il loro dossier. Vuol dire che glielo manderò”.
E questo il dato medio regionale. Via Tasso si piazza appena sotto i due euro, e anziché due caffè costa quanto un espresso e una brioche: 1,70 euro l’anno per abitante. Guardando nel complesso le cifre riportate nel bilancio di previsione 2011 della Provincia di Bergamo, il costo del personale interno – si contano 725 dipendenti – ammonta a 25 milioni, mentre quello per la Giunta e il Consiglio è di circa un milione e 980 mila euro.
Pirovano, presto solo in Provincia
Intanto, come già anticipato da tempo, a giorni Ettore Pirovano lascerà l’incarico di parlamentare della Lega Nord a favore di quello da presidente della Provincia di Bergamo. Incarico per il quale non ha mai percepito compenso alcuno.
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